Ai Presidenti delle ASD/SSD
e p.c. alle Strutture Periferiche
al Consiglio federale
al Collegio dei Revisori dei Conti
Cari Presidenti,
Vorrei condividere con Voi un tema di stretta attualità: l'ipotesi di avviare, temporaneamente o stabilmente, attività federale sulle piattaforme di bridge virtuali Bridge Base Online (BBO) e FunBridge (FB), attualmente gestite da un'unica società, francese; ipotesi in verità già considerata in passato con esito negativo, ma ora presa nuovamente in esame nella eccezionalità del periodo che stiamo attraversando. Premesso che è condizione imprescindibile per la Federazione che l'eventuale accordo di collaborazione con il “bridge on-line” sia redatto nel rispetto dello Statuto e dei Regolamenti federali e che la scelta sia funzionale ad aumentare i tesserati che frequentano i corsi, i tornei, la vita associativa delle ASD/SSD o quanto meno non contribuisca a diminuirne il numero, vediamo quali caratteristiche di gioco si prospetterebbero:
- BBO ospita tavoli di partita libera, duplicati e, gratuiti o a pagamento, tornei a coppie/individuali di vario tipo con 4 giocatori reali al tavolo, oltre che tornei "con i robot" a coppie o individuali, nei quali ogni concorrente come compagno e/o avversari ha dei giocatori fittizi, in sostanza un programma informatico;
- FB ospita solo tornei con i robot, di regola con tempi di svolgimento dilatati, che consentono ai partecipanti di giocare i board anche con interruzioni tra uno e l'altro e quindi secondo la propria disponibilità di tempo, con l'unico vincolo di completarli tutti nell'intervallo predefinito; si possono organizzare anche sfide a due concorrenti;
- per entrambi i sistemi, pur accedendo gli utenti con username e password (e anche nel caso in cui venisse richiesto il codice federale per iscriversi alle gare), non vi è mai certezza di chi stia realmente prendendo le decisioni di gioco; l'utente può chiedere consigli a chiunque sia presente o raggiungibile in tempo reale via chat, telefono, ecc.;
- nelle gare non individuali si aggiunge che vi possono essere altrettanto semplici comunicazioni tra compagni;
- tutte le gare, anche quelle con i robot (lasciando da parte la discutibilità di avere come compagno/avversari macchine e non giocatori umani), consentono di partecipare contemporaneamente come concorrente più volte, con differenti dispositivi/connessioni e nickname, in modo che con uno di questi si possano giocare al meglio le smazzate dopo averle viste con gli altri e per individuare questi casi illegali non sarebbe utile neppure tracciare gli IP, dal momento che sussistono situazioni assolutamente lecite in cui due utenti partecipano a uno stesso torneo da identico IP (es.: 2 coniugi che giocano indipendentemente nella stessa casa, clienti di uno stesso hotel, ecc.);
- su FB il tempo per giocare le smazzate è molto dilatato e consente lunghi intervalli, per cui vi è ulteriore possibilità di “organizzarsi”. Per questo motivo i tornei sono basati su un ampio numero di smazzate e ogni giocatore ne gioca solo una parte (per ridurre le possibilità, per chi dovesse iscriversi con due o più pseudonimi, di "incontrare" più volte il medesimo board). Questo, però, rende anche meno significativo il confronto che determina la classifica; può certo funzionare bene la sfida tra due persone tipica della piattaforma, ma non è di interesse federale. Tenuto conto di tutto questo, evidentemente siamo molto distanti dalle caratteristiche dello "Sport Bridge" inquadrate dai Regolamenti federali, dalle misure necessarie per combattere il cheating, dalla serietà che devono avere i meccanismi di acquisizione dei punteggi per i tesserati.
Ma vi è di più!
Se esaminiamo, per quanto ci è dato sapere, gli effetti della pratica del gioco on-line sulla vita delle altre Federazioni e valutiamo quali effetti potrebbero aversi su quella delle nostre ASD/SSD, troviamo che:
l'ACBL (Federazione americana) organizza gare sia su BBO che su FB; alcune altre Federazioni hanno avviato tornei solo su FB; quasi tutte le Federazioni di bridge soffrono per club in difficoltà, età media dei tesserati avanzata, calo dei tesserati.
Apparentemente non sembra che alcuna di esse riconduca la crisi alla concorrenza delle piattaforme on line (ammesso che abbiano studiato il problema), certamente però è forte il dubbio che modificare l'abitudine di molte persone, specie se di età media avanzata, spostandole verso un mezzo "comodo" e abituandole a questo, possa allontanarle dal gioco presso le ASD/SSD anche se la Federazione dovesse poi sospendere/ridimensionare/riprogrammare le proprie gare sulle piattaforme virtuali quando l'attività degli Affiliati potrà riprendere.
Vi è anche da considerare infine che a fronte di questo concreto rischio il beneficio economico che l'ASD/SSD potrebbe avere nell'eventualità di tornei a pagamento sarebbe veramente poco significativo anche nel caso in cui
la FIGB stabilisse di girare interamente agli Affiliati il netto ricavo di tale attività. L'analisi che vi ho proposto ci ha quindi indotto a non dare seguito, al di fuori di alcune forme di allenamento già in corso delle squadre nazionali, a un progetto per l'organizzazione di attività federali sulle piattaforme virtuali. D'altro canto, numerose delle ASD/SSD da Voi presiedute stanno già direttamente organizzando, dall'inizio del blocco, piccoli tornei a scopo di passatempo, così come lezioni virtuali per proseguire i corsi necessariamente interrotti, attività temporaneamente accettabile in questo particolare momento di crisi.
Prima di salutarvi, approfitto dell’occasione per confermarvi che i parametri per il mantenimento/acquisizione delle categorie saranno oggetto di revisione in funzione della ridotta attività che al definitivo si sarà verificata in questo periodo.
Con i più cordiali saluti.
Il Presidente
Messina, 17 marzo 2020 Francesco Ferlazzo Natoli