Il secondo campionato di questo anno di ritorno ufficiale all'attività agonistica nella nota Salsomaggiore vede come protagonisti i bridgisti meno segnati dal tempo, ovvero i nostri giovani under 26.
Solitamente il campionato era affollato da tanti giovani provenienti dal progetto “Bridge a Scuola”, ma la pandemia ha determinato un duro freno anche al progredire del progetto, ed il risultato è stato un campionato meno affollato dal solito. Seppur meno affollato, all’appello non mancavano i migliori del panorama bridgistico, giovani solo anagraficamente, ma più che affermati bridgisticamente.
Sicuramente questo campionato verrà ricordato per il successo della nostra regione, visto che sono ben tre le medaglie che arricchiscono il medagliere campano.
Il piccolo Mauro Adinolfi, di Salerno, solo 16 anni tra due mesi, in squadra con due top player (ovvero il più forte giocatore del mondo under 26, Giovanni Donati, e l'ex campione del mondo under 21 Federico Porta) e in coppia con un quasi esordiente Emanuele Massimo Miozzi ha vinto la medaglia d’oro a squadre nella sezione agonisti, registrando così la sua prima vittoria dopo soli 3 anni di scuola bridge.
Il diciannovenne Vincenzo Beniamino Fresa, di Salerno, in coppia con Magda Tonelli e in squadra con Gabriele Giubilo e Gianmarco Giubilo (altro ex campione del mondo under 21), dopo aver sfiorato la finale di 1° e 2° posto, porta a casa una bella medaglia di bronzo dopo un ultimo scontro diretto con il salernitano Matteo Lombardi, che si vede riappendere al collo anche quest'anno un'amara medaglia di legno.
Intanto, nel girone CAS, ovvero allievi, la dolcissima Alessia Zaccaro, di Napoli, porta anche lei a casa la medaglia "più bella", dopo un percorso splendido e un medaglia sfiorata anche al coppie.
Nella speranza di rivederli di nuovo al tavolo verde e che questo sia lo stimolo per ripartire verso un nuovo e tecnicamente migliore percorso, mi si apre spontanea una riflessione: la nostra regione ha tanto da offrire, perché non realizzare un’azione congiunta per accrescere il numero di giovani giocatori e migliorare il livello tecnico dei nostri under 26 che, ancora una volta, vincitori e vinti, dimostrano di avere la stoffa per registrare tanti successi?
Speriamo che la fine (almeno apparente) di questa pandemia serva per incentivare noi istruttori a proporre qualche progetto nuovo e incentivante.