All’apparenza sembrava una donna fragile in realtà era forte come una roccia.
La sua forza veniva dalla sua splendida famiglia, dalle sue solide amicizie, dalle sue radici genuine.
Non ricordo di averla mai sentita lamentarsi! Chiunque avrebbe almeno una volta imprecato contro quel crudele destino che l’aveva ingiustamente condannata ad una vita di sofferenza, incertezze e precarietà.
Carla portava il suo dolore con coraggio e dignità come un profeta il peso le sue profezie. Era cosciente ma disobbediente. Sapeva di "quel cotal precipizio nel quale inevitabilmente cadere" ma ha sperato, lottato, persino finto senza arrendersi mai.
Caparbia, orgogliosa ma sempre dolcissima!
Non ho avuto il piacere di conoscerla prima della sua malattia ma mi immagino una persona solare, disponibile, innamorata. E mi piace ricordarla così come sarebbe stata se la sorte gli fosse stata più benevola.
Che tu possa trovare quella pace, quella serenità che ti è stata negata.
Ti ricorderemo tutti con straordinario affetto
Alessandro Settimi