Ci ha lasciati Mario De Rossi, un altro “pezzo” importante della storia del mondo del bridge campano. L’entusiasmo e la passione che aveva per il bridge erano davvero grandi.
L’ho incontrato molto spesso ai tornei e al tavolo era un gran signore, non c’era zero o comportamento aggressivo degli avversari che potesse togliergli i gusto di giocare e divertirsi. Era sempre corretto al tavolo e galante con le signore.
Ho avuto il piacere di incontrarlo piuttosto di recente, dopo moltissimi anni che non lo vedevo, ad un simultaneo pomeridiano ai Canottieri Napoli e mi ha fatto davvero molto piacere. Con Mario oltre a condividere la passione per il bridge, avevamo tentato di far nascere una “siparietto” del bridge su un giornale cittadino.
Lo aveva entusiasmato una piccola rivista di scherzi e battute sul bridge e sui difetti di noi giocatori che scrivevamo Mario Ripesi ed io con la collaborazione di tanti giocatori campani; anche Mario aveva contribuito scrivendo qualcosa ma la piccola rivista scritta a mano e riprodotta con la fotocopiatrice gli stava stretta e perciò avrebbe voluto esportare il bridge su pagine più prestigiose. L’iniziativa non andò avanti per molto tempo ma racconto questo solo per ricordare che la passione di Mario per il bridge era tanto grande da fargli desiderare di fonderla con la sua professione di giornalista.
Addio, Mario, sentiremo tutti la tua mancanza